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The words left unsaid

Lorenzo Artico

L’opera dà voce a un’angoscia silenziosa, un tumulto interiore fatto di attese, paure e vuoti che sembrano incolmabili. Le parole emergono come frammenti di un dialogo interrotto, pensieri spezzati che si rincorrono senza trovare risposta, fino a condensarsi in un bisogno assoluto: ‘I want Love, Now.’
In questo grido sommesso ma inarrestabile si riflette la condizione di chi non si riconosce nelle narrazioni convenzionali dell’amore e dell’identità, di chi si muove in spazi liminali, tra desiderio e invisibilità. Viviamo in un mondo che spesso impone definizioni rigide su cosa significhi amare ed essere amati, su chi ha diritto di esistere pienamente e chi è costretto ai margini.
L’opera sfida queste imposizioni, trasformando il bisogno d’amore in un atto di resistenza: non una richiesta timida ma una rivendicazione potente. Non più attesa, ma affermazione. Qui, l’amore non è un ideale distante, ma un’urgenza presente, un diritto da reclamare ad alta voce.
“Non voglio sentirmi sbagliato, solo, dimenticato, inascoltato, come se stessi girando a vuoto, bloccato in ricordi che mi perseguitano, annegando nel silenzio, fingendo di stare bene.
Voglio Amore, Adesso.”